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Indagato per ricettazione collezionista salernitano: aveva 36 quadri di Picasso in casa

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In casa aveva 36 capolavori firmati Pablo Picasso, ma quando voleva venderne uno, la Fondazione che porta il nome del celebre artista spagnolo l’ha fermato: “Quello è un falso”. Così M.S., collezionista di 77 anni, è indagato per detenzione di opere contraffatte e ricettazione, ma in aula proverà a dimostrare l’autenticità di tutti i dipinti che possedeva.

Anzi, a farlo sarà un perito che – come riporta il sito di RaiNews – riceverà l’incarico nell’udienza del 1° luglio dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Roma. Le consulenze di parte dell’accusa e della difesa, infatti, hanno dato esiti contrapposti, e il gup ha accolto la richiesta dei legali di Santelia di nominare un consulente super partes.

Le opere sono state sequestrate nel gennaio 2018 dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Salerno. Per esportarne una a Dubai il collezionista di Nocera Inferiore chiese l’autorizzazione al Ministero della cultura, che a sua volta si rivolse alla Fondazione Picasso per un parere, poi rivelatosi negativo, con il conseguente avvio dell’indagine.

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