L’accordo – che ricalca lo schema dell’accordo quadro nazionale del 2007, aggiornato nel 2021 – si prefigge l’obiettivo di incrementare gli strumenti di sostegno alle microimprese e alle famiglie in momentanea difficoltà nella provincia di Salerno, nonché di prevenire l’infiltrazione e la diffusione di fenomeni criminali legati all’usura, grave minaccia agli operatori economici, agli equilibri di mercato e al rispetto delle regole sulla concorrenza.
Hanno preso parte all’incontro il questore, Giancarlo Conticchio, il comandante provinciale dei Carabinieri, Filippo Melchiorre, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Oriol De Luca, l’assessore alla sicurezza del Comune di Salerno, Claudio Tringali, il direttore della filiale di Salerno della Banca d’Italia, Luca Moscatelli, il vice presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Gallo nonché i rappresentanti delle associazioni di categoria, della Caritas e delle associazioni antiracket e antiusura, ai quali è stata offerta la possibilità di aderire al protocollo.
L’iniziativa nasce con la finalità di mettere a punto una rete territoriale tra istituzioni pubbliche e private – che confluiranno nell’“Osservatorio provinciale sul fenomeno dell’usura” istituito oggi presso la Prefettura – che si impegnerà attraverso uno scambio di conoscenze, di esperienze e di buone prassi ad intercettare in tempo e ad anticipare la soglia di intervento rispetto a situazioni di fragilità di famiglie e imprese, in una logica di valorizzazione di una rete di solidarietà prima che si possano creare situazioni di disagio e sofferenza.
Nello specifico l’Osservatorio provinciale sarà chiamato a promuovere campagne informative sull’utilizzo dei Fondi di prevenzione dell’usura; ad offrire un sostegno ad iniziative di prevenzione del fenomeno dell’usura, del sovraindebitamento e della cattiva gestione del denaro, anche attraverso la promozione dell’educazione finanziaria; ad attuare forme di coordinamento e promozione per contrastare la pubblicità ingannevole in tema di concessioni di credito dietro cessioni di aliquote stipendiali; a promuovere iniziative per incrementare, diffondendo un’informazione corretta sulle sue caratteristiche, l’attività di microcredito finalizzata all’inclusione sociale e finanziaria delle fasce vulnerabili della popolazione.
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i contenuti del protocollo e sono stati evidenziati anche i rischi legati alla ludopatia ed al gioco d’azzardo. Altro fenomeno che nell’ultimo periodo viene percepito in crescita è l’esercizio abusivo del credito, che rischia di escludere dal circuito finanziario legale famiglie e imprese che possono diventare facile preda del credito gestito dalla malavita e dagli usurai.
Gli istituti di credito e i Confidi aderenti avranno il compito di individuare al loro interno le figure dei “facilitatori-referenti informativi”, che saranno invitati a promuovere la più ampia conoscenza degli strumenti di prevenzione e di solidarietà che la normativa antiusura prevede a tutela delle vittime. I facilitatori saranno impegnati anche ad orientare e consigliare i clienti sui rischi connessi nell’intraprendere operazioni “non sostenibili” sulla base della propria capacità reddituale.
La sottoscrizione del protocollo alla presenza del commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, prefetto Maria Grazia Nicolò, è la conferma della presenza e dell’attenzione dello Stato sul territorio e del lavoro svolto in sinergia con le realtà territoriali.
Il prefetto Esposito, a margine dell’incontro, ha sottolineato l’importanza della firma odierna e ha aggiunto: «Occorre creare un’ampia rete di soggetti – tra cui anche la Camera di Commercio e le associazioni di categoria – che dovranno contribuire a far emergere il fenomeno dell’usura che, per sua natura, ha carattere sommerso e le cui cause sono riconducibili ad una molteplicità di fattori, tra i quali si evidenziano la scarsa propensione delle vittime a sporgere denuncia, la diffidenza verso le istituzioni, la difficoltà di accedere al credito legale. È di fondamentale importanza che vi sia la massima collaborazione delle vittime a sporgere denuncia, perché solo in tal modo è possibile contrastare adeguatamente l’usura. L’Osservatorio provinciale istituito oggi opererà in stretto raccordo con l’Osservatorio nazionale e si impegnerà ad intercettare in tempo le esigenze e le difficoltà in cui quotidianamente possono imbattersi famiglie e imprese.»
Anche il commissario Nicolò – dopo aver informato i presenti sulle attività dell’Osservatorio Nazionale e, in particolare, della costituzione del gruppo statistico per uno studio approfondito sui possibili destinatari di richieste usurarie nonché del gruppo normativo per lo studio di eventuali modifiche o integrazioni normative – ha invitato le vittime a «denunciare e ad affidarsi alle istituzioni e alle Forze di Polizia. Le denunce non servono soltanto per accedere al fondo, ma anche per avviare un procedimento penale. Il contributo della vittima, dal momento della denuncia è fondamentale in quella che è l’attività di contrasto ai fenomeni del racket e dell’usura. La vittima deve essere consapevole che denunciare vuol dire affrancarsi dalla criminalità, riappropriarsi della propria libertà e della propria dignità personale, in una parola: rivivere».