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Tragedia di Eboli, Veterinario:”Non ci sono cani killer ma cattiva gestione sì”

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La tragedia di Eboli riporta alla mente altri fatti analoghi accaduti nel salernitano. Nel 2008 a Pontecagnano Paola Palmieri, 61 anni venne sbranata e uccisa dal suo pitbull in una casetta delle vacanze in via Magellano sulla litoranea. Nella stessa circostanza venne ferita non in modo grave anche una vicina di casa
Altro episodio simile, l’11 aprile delllo scorso anno in via Paolo Grisignano. nel quartiere Torrione. Un 80enne venne azzannato e ucciso dal suo cane questa volta un pastore tedesco non un pitbull

“Se nel caso drammatico del piccolo sbranato a Eboli da due pitbull si attaccano i cani vuol dire che c’è molta ignoranza e mancanza di conoscenza su questi animali. Ci sono dei cani di taglia grande, media e piccola: se ti morde il primo ti fa molto male e puoi rischiare anche la vita, se ti mode il secondo o il terzo no. Quindi, non ci sono razze pericolose ma c’è la pessima gestione dei cani. Sono addolorato per quanto accaduto a questo bimbo di 13 mesi ma la responsabilità è unicamente del proprietario che si è macchiato di malagestione, non dando hanno regole e misure ai pitbull che sono stati messi in un giardino a fare la guardia. E inoltre non li ha curati, questi cani non conoscono il limite tra il bene e il male, tra un carezza e una aggressione ad un bambino. Sono stati lasciati a loro stessi: una gravissima responsabilità” dice all’Adnkronos Salute il veterinario Federico Coccìa

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