LNDC Animal Protection si unisce alla denuncia e auspica che il video che il deputato Borrelli ha fatto avere alle forze dell’ordine permetta di identificare i responsabili di questa azione crudele e insensata, confidando che vengano svolte indagini accurate per accertare la verità e dare un nome e un volto agli assassini. Chiunque abbia informazioni utili a tal fine può anche scrivere ad avvocato@lndcanimalprotection.org.
“I casi come questo sono sempre più frequenti e rappresentano un gravissimo e inquietante campanello d’allarme per tutta la società, davanti al quale purtroppo sembra che la maggior parte delle persone con ruoli istituzionali siano del tutto sorde. Da anni chiediamo che i reati contro gli animali vengano puniti in maniera più decisa di quanto avviene con le leggi attuali, ma oggi che c’è in Parlamento finalmente una proposta di legge per inasprire le pene c’è chi – in particolare la Lega – fa ostruzionismo e cerca di lasciare le cose esattamente come sono ora, cioè inefficaci. Casi come questo invece devono far capire che è necessario avere pene più severe per chi maltratta e uccide gli animali, così che le persone si rendano conto che chi fa queste cose finisce per pagare davvero e non può cavarsela con un nulla di fatto. Ancora più grave e allarmante è che il numero di questi reati commessi da giovani e giovanissimi è in costante aumento e su questo devono assolutamente intervenire le istituzioni, comprese le scuole, e le famiglie. I giovani devono essere educati all’empatia e al rispetto per le altre creature viventi, cosa che a quanto pare manca del tutto vista l’efferatezza con cui alcuni di questi ragazzi si scagliano contro animali inermi”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.
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