Un anno fa decise la gara con l’Atalanta con un tiro chirurgico che mandò in delirio la Curva Sud, uno dei punti più alti di una stagione da incorniciare, terminata con una salvezza conseguita con ampio anticipo sotto la guida di Paulo Sousa e che sembrava potesse rappresentare il preludio all’agognato salto di qualità. Lunedì, invece, Antonio Candreva quasi certamente non potrà prendere parte al confronto con gli orobici perchè alle prese con degli acciacchi accusati nel finale dello scorso match casalingo, perso per 2-0 con la Fiorentina. Nonostante abbia saltato la successiva trasferta sul campo del Frosinone per il cartellino giallo rimediato contro i toscani che gli è costato un turno di squalifica, il jolly romano non si è ancora messo alle spalle le noie fisiche che lo hanno costretto a sottoporsi a terapie ed a lavorare a scartamento ridotto.
Ad oggi, sembra molto poco probabile il suo impiego nel posticipo con i lombardi. Di conseguenza, le celebrazioni per la sua 500esima presenza in Serie A saranno rinviate, al limite, all’ultima gara casalinga della stagione, quella col Verona, con cui il team dell’ippocampo si congederà dal pubblico amico. E dalla massima serie. Confidando che sia un semplice arrivederci e non certo un addio.
La partita con gli scaligeri potrebbe rappresentare anche l’ultimo atto con la maglia granata di Candreva, almeno all’Arechi: il jolly romano, che tra l’altro ha uno stipendio fuori dalla portata per la cadetteria, dovrebbe trovare nuova collocazione in Serie A per continuare a scalare posizioni nella classifica dei giocatori col maggior numero di presenze.