– la custodia cautelare in carcere a carico di 4 persone;
– la misura cautelare non detentiva nei confronti di altri 4 soggetti colpiti dal divieto di dimora nella Regione Campania (2) e nel Comune di Castel San Giorgio (1), nonché l’obbligo di dimora nel Comune di Nocera Superiore (1).
Gli arrestati sono ritenuti a vario titolo responsabili di tentata estorsione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto di armi comuni da sparo e da guerra (Kalashnikov) commessi tra giugno 2021 e luglio 2022.
L’operazione – denominata “Civico 17” – ha interessato vari comuni tra i quali Nocera Inferiore e Superiore, Castel San Giorgio e Scafati nel salernitano e San Giuseppe Vesuviano in provincia di Napoli oltre ad un altro comune del territorio nazionale in cui uno dei soggetti intetessati è ristetto per altra causa in un istituto penitenziario.
I militari hanno appurato l’esistenza di una piazza di spaccio a conduzione prevalentemente familiare, inizialmente presente sul territorio di Nocera Superiore poi trasferita a Castel San Giorgio presso l’abitazione di tre degli indagati, all’interno di un fabbricato del Civico 17 dove all’epoca dei fatti risiedevano alcuni degli odierni arrestati.
Tutto nasce dall’arresto in flagranza di reato di D.M.V. 36enne di Nocera Superiore, trovato in possesso di cocaina ed hashish per un peso complessivo di 22 grammi e già suddivisa in dosi oltre a denaro in contanti.
Soggetto fulcro delle indagini è risultata una donna, C.E. 52enne di Nocera Inferiore ma di fatto domiciliata tra Castel San Giorgio e Nocera Superiore, la quale è ritenuta anche responsabile di un tentativo di estorsione finalizzata al recupero di una somma di denaro provento dello spaccio di cocaina e crack condotto con il compagno sopra citato.
Conseguenzialmente al primo arresto proprio la donna aveva preso in mano le redini della gestione della piazza di spaccio “itinerante” avvalendosi dei propri figli ed operando prevalentemente nei comuni di Nocera Superiore, Roccapiemonte, Castel San Giorgio, Mercato San Severino e Cava de’Tirreni.
Insieme a lei “collaboravano” alcuni condomini dell’abitazione di Castel San Giorgio che, sconosciuti alle forze dell’ordine in quanto incensurati, custodivano, tagliavano e confezionavano la droga smerciandola all’occorrenza.
Proprio nel corso delle indagini sono stati eseguiti alcuni interventi mirati delle forze dell’ordine che hanno consentito di rinvenire nella disponibilità di alcuni degli indagati diverso stupefacente (in una circostanza 105 grammi di cocaina pari a 483 dosi).
L’analisi informatica dello smartphone trovato in possesso di uno degli odierni arrestati ha dimostrato inoltre che lo stesso deteneva illegamente diverse armi da fuoco, di cui almeno una pistola marca Glock modello 17 e tre fucili mitragliatori marca Kalashnikov.