«La consiliatura è cominciata con il riconoscimento di un disavanzo di 172milioni di euro che ad oggi, nonostante l’impegno di un assessore tecnico (almeno fino a novembre 2023) non solo non si è ridotto se non di pochi spiccioli ma sembra ormai un buco nero che attrae al suo interno sempre più risorse.
E non basta vendere “i gioielli di famiglia”, come li chiama Alfonso Malangone, per arginare la forza entropica che ha avviato l’ente verso il collasso finanziario.
Forse, l’ex assessore tecnico ha percepito che non c’era più nulla da fare e ha preferito lasciare il Titanic al suo destino – ha dichiarato ancora la consigliera Barone – In questo scenario spese inutili come i più di 500mila euro per il concerto di capodanno si potevano ben risparmiare.
Intanto, continua lo sperpero di risorse pubbliche per finanziare attività che potrebbero essere cedute allo Stato liberando risorse per ripianare parte del bilancio.
Questa giunta è arrivata al capolinea. È ora che si dimetta e vada a casa, avendo dimostrato inefficienza e incapacità amministrativa».
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