E’ quanto scrive, in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook, il giornalista salernitano Gabriele Bojano. “Sintomatica del fatto che il Comune di Salerno ha perso del tutto la rotta e forse pure la testa. Ora si sta correndo ai ripari, si fa per dire, riaprendo le due traverse chiuse dal cantiere, di fronte alla Provincia, che torneranno ad essere determinanti per far defluire il traffico negli orari di punta.
E tutto il resto ? Quanti anni dovremo aspettare perché si torni, ammesso che si possa tornare, alla situazione di prima? Vedo assessori che invece di nascondersi per tutto lo scempio circostante (non dimentichiamoci che sono stati abbattuti alberi per dare corso a un progetto dai piedi di argilla) si esibiscono in tv compiaciuti per il ripristino della viabilità originaria come se avessero realizzato un parcheggio multiposto.
Eppure una piccola avvisaglia del clamoroso flop– continua il giornalista Bojano – c’era stata e nessuno l’aveva tenuta in considerazione: nel 2012 il Corriere del Mezzogiorno pubblica un articolo in cui da’ conto di un “pasticcio” creato dal Comune che rende svincolata l’area del Lungomare che invece dalle carte risulta sottoposta a vincoli.
Se le cose fossero andate diversamente, se qualcuno si fosse accorto allora che era tutta un’inutile prova muscolare (e vi risparmio la storia dell’area mai acquisita da Rfi) noi non avremmo perso dodici anni di cantiere infinito e qualche maggiorente salernitano non avrebbe perso 70-80 mila euro per acquistare un box-fantasma“.