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M5S, Saiello: “Salario minimo in Regione Campania, De Luca approvi la nostra mozione”

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“Da tempo il governo Meloni ha deciso di dire no al Salario minimo, un provvedimento già presente in 22 paesi europei su 27, che secondo l’Istat in Italia farebbe aumentare di 804 euro in media le retribuzioni di 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori. Tuttavia, altre città e regioni d’Italia hanno già introdotto una misura per promuovere l’istituzione di un salario minimo orario di 9 euro l’ora per i lavoratori impiegati negli appalti pubblici. La Campania non può continuare a restare indietro”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello.

“Per queste ragioni questa mattina ho presentato una mozione per garantire che, per tutte le procedure di gara che vedano direttamente quali stazioni appaltanti Giunta regionale e Consiglio regionale della Campania, i contratti indicati prevedano un trattamento economico minimo inderogabile pari a 9 euro l’ora. Ho chiesto l’applicazione al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni, del contratto collettivo maggiormente attinente alla attività svolta, stipulato dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative, fatti salvi i trattamenti di miglior favore.

Giunta e Consiglio devono inoltre promuovere l’applicazione di questo principio presso i propri organi strumentali e le proprie società partecipate e effettuare una ricognizione di tutti i contratti in essere stipulati a partire dall’anno 2022, verificando le condizioni applicate sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista normativo al fine di poter definire azioni conseguenti. Da oltre 10 anni il Movimento 5 Stelle porta avanti questa battaglia di civiltà – conclude Saiello – il governatore De Luca e l’assise regionale si uniscano a noi per garantire una maggiore giustizia sociale e una migliore qualità della vita ai lavoratori della nostra regione”.

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