Ma non tutto è stato solo festa e musica durante la serata finale. Il conflitto in Medio Oriente ha gettato ombre sulla celebrazione, sia dentro che fuori dall’arena. La rappresentante di Israele, Eden Golan, è stata pesantemente fischiata dal pubblico in sala e dalla giuria durante le votazioni, riflettendo le tensioni legate agli eventi in corso in Israele e a Gaza. Manifestazioni di sostegno ai palestinesi hanno avuto luogo anche all’esterno dell’arena, con la presenza di attivisti, tra cui la nota ambientalista Greta Thunberg, che hanno cercato di avvicinarsi in un corteo non autorizzato.
Nonostante le difficoltà politiche, numerosi artisti hanno invocato la pace sul palco. Iolanda, in rappresentanza del Portogallo, ha espresso fiducia nella vittoria della pace, mentre il concorrente francese Slimane ha gridato un messaggio di unità e amore.
L’Ucraina ha lanciato un potente appello per la pace e la libertà nel mondo, con Alyona Alyona e Jerry Heil che hanno chiesto unità e sostegno per il loro paese con il brano “Teresa & Maria”.
La bandiera non binaria ha fatto la sua comparsa anche durante la cerimonia, con Nemo che ha portato sul palco i colori giallo, bianco, viola e nero, simbolo di inclusività e rappresentatività per le persone di genere non binario.
Nonostante le controversie e le tensioni, la musica ha continuato a essere il linguaggio universale della serata. Angelina Mango, rappresentante dell’Italia con il brano “La Noia”, ha condiviso l’emozione e la gratitudine per l’amore ricevuto dal pubblico, dimostrando ancora una volta il potere unificante della musica.
L’Eurovision Song Contest 2024 si è concluso con un mix di gioia per i vincitori e riflessioni sulle sfide e le divisioni che persistono nel mondo.