Il 20 maggio si celebra in tutto il mondo la giornata dedicata alle api. Un settore particolarmente importante anche per la provincia di Salerno che ha festeggiato l’occasione con laboratori e degustazioni al Mercato Coperto Campagna Amica “Arechi” di Salerno, per promuovere il consumo di miele e sensibilizzare la cittadinanza verso un prodotto difficile da ottenere e per questo molto prezioso.
L’attività apistica in Campania e in provincia di Salerno è di antica tradizione, ma le problematiche connesse all’allevamento delle api si sono profondamente modificate nell’ultimo ventennio per la concomitanza di una serie di fattori a partire dalle mutate condizioni climatiche che determinano in quasi tutti i comprensori lunghi periodi di siccità, che giungono in molti casi a compromettere fortemente la produzione di miele e la sopravvivenza stessa delle famiglie.
In Campania, stando ai dati Coldiretti, le arnie sono quasi 80mila. Salerno vanta circa il 17 per cento della produzione regionale.
“Preoccupa il fenomeno della concorrenza sleale – spiega il direttore di Coldiretti Salerno Enzo Tropiano – a causa di importazioni massicce da Paesi con standard produttivi e qualitativi nettamente inferiori ai nostri. Il calo delle produzioni ha lasciato spazio alle importazioni dall’estero che nel 2022 sono cresciute del +12% per un quantitativo di oltre 26,5 milioni di chili, provenienti anche da Paesi che non sempre brillano per trasparenza e sicurezza alimentare.
Il numero assoluto più alto viene fatto registrare dalla Cina e dalla Turchia che detengono il record di campioni sospetti. Parliamo di miele prodotto in altri paesi e miscelato prima di essere rispedito in Italia. Noi consigliamo sempre di acquistare miele locale – continua Tropiano – e soprattutto di leggere con attenzione le etichette che deve riportare la raccolta sul territorio nazionale e non in paesi Ue o ancora peggio extra Ue perchè il miele proveniente dall’estero molto spesso risulta spesso di bassa qualità e viene venduto a prezzi inferiori, esercitando una pressione al ribasso sulle quotazioni di quello italiano.
Siamo costretti a fare i conti con un’importazione selvaggia che va assolutamente regolata. Il Consiglio di Coldiretti è di acquistare i prodotti locali che sono sempre i migliori, direttamente dalle aziende agricole o presso i Mercati campagna Amica del territorio. Leggere bene le etichette, scegliere aziende del territorio, arginare l’invasione del mercato di prodotti di dubbia provenienza può contribuire a garantire un futuro ad arnie ed alveari presenti nella nostra provincia”.
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