Il 20-05-2023, quindi un anno fa, furono trovate nella Foresta Cerreta-Cognole le prime 5 carcasse positive di cinghiali. Nel corso dell’anno sono stati trovati ben 6 allevamenti familiari che detenevano suini domestici non identificati, circa trenta capi comprese 3 scrofe.
Ma purtroppo la P.S.A è ancora presente. L’ultima carcassa di cinghiale positiva è stata trovata a Buonabitacolo il 15 maggio scorso nella Zona di restrizione II, grazie all’azione di sorveglianza passiva, da parte dei GOT (Gruppi operativi locali) e i dei Servizi Veterinari Locali. Al fine di ridurre i casi continua l’attività di depopolamento dei cinghiali con l’abbattimento da parte dei bioregolatori e con le catture dei cinghiali, sia in Zona restrizione I che II. (il servizio è Coordinato dal referente Regionale PSA GOT Regionali _CRIUV e GOT locali – ASL Salerno).
Eppure nonostante l’emergenza e le restrizioni, l’azione di verifica e di controllo del CRESAN e dei i Servizi Veterinari, supportati dai Carabinieri Forestali, riscontra nuovi casi di detenzione di suini Familiari privi di identificazione e quindi di tracciabilità. L’ultimo caso si è verificato due giorni fa nel Comune di Montesano sulla Marcellana, dove è stato trovato un allevamento familiare con 3 suini magroni, di circa 50 Kg., privi di identificazione. Come disposto dall’Ordinanza 2/2004 del Commissario straordinario alla P.S.A, gli animali sono stati posti sotto sequestro sanitario per il successivo abbattimento e distruzione.
Ricordiamo, infine, che i Servizi Veterinari locali, con i Medici Veterinari dei Centri di riferimento regionali del CRESAN e del CRIBBAN (Centro di Riferimento Regionale per la Biosicurezza, il Benessere Animale ed il Contrasto al Maltrattamento), continuano a verificare le condizioni della Biosicurezza negli allevamenti suini domestici commerciali.
Il Centro di riferimento regionale Sanità Animale (C.Re.San.) fa capo al Polo Integrato della Regione Campania – UOD Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria.
I partner del C.Re.San. sono la Regione Campania, il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e l’Asl Salerno.