L’operazione cd. “Alveare“, che ha visto il coinvolgimento di 64 persone fisiche e 28 società, scaturisce dagli esiti di articolate indagini condotte da Procura e Fiamme Gialle, sviluppatesi attraverso accertamenti di tipo documentale e bancario, nonché mediante perquisizioni e sequestri, oltre che attraverso attività di intercettazione telefonica e ambientale.
In particolare, le indagini hanno permesso di delineare i contorni di un fenomeno criminale di imponenti proporzioni, basato su una complessa organizzazione costituita da più soggetti, dotata di una base logistica con ramificazioni in Italia e all’estero, architettata col fine specifico di compiere principalmente reati fiscali, attraverso la gestione e il controllo di un gruppo di società prive di reale struttura organizzativa e capacità operativa, con lo scopo sia di emettere ed utilizzare fatture per operazioni inesistenti che di fornire liquidità in contanti ad imprenditori conniventi.
La raccolta e l’esame del materiale investigativo ha permesso di formulare una serie di imputazioni cautelari che ricomprendono contestazioni. in relazione ai reati di associazione per delinquere, riciclaggio, frode fiscale, truffa aggravata ai danni dello Stato, falso materiale commesso da persone esercenti un servizio di pubblica necessità e responsabilità amministrativa da reato degli enti.
L’ordinanza è stata eseguita dai Finanzieri della Compagnia di Scafati, con la collaborazione di altri Reparti della Guardia di Finanza e dei militari specializzati dello S.C.I.C.O. e unità cinofile cash dog. Si specifica che il provvedimento cautelare è stato eseguito nell’attuale fase delle indagini preliminari ed è basato su imputazioni provvisorie, che dovranno comunque trovare riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio. La responsabilità penale degli indagati sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza irrevocabile.
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