Questo ‘paracadute’ – come riporta il sito web sport.sky.it – ammonta complessivamente a 60 milioni di euro, distribuiti a seconda delle varie fasce:
A ogni “Società di fascia A” spettano 10 milioni di euro;
A ogni “Società di fascia B” spettano 15 milioni di euro;
A ogni “Società di fascia C” spettano 25 milioni di euro.
FASCIA A: si tratta delle società che retrocedono in B dopo aver militato in Serie A per una sola stagione (le neopromosse), e non posseggono i requisiti delle Società di fascia B o C.
FASCIA B: si tratta di quelle società che retrocedono in B dopo aver militato in Serie A per due stagioni (anche non consecutive) nelle ultime tre.
FASCIA C: si tratta di quelle società che retrocedono in B dopo aver militato in Serie A per tre stagioni (anche non consecutive) nelle ultime quattro.
Può accadere che il totale delle tre quote superi l’ammontare complessivo di 60 milioni di euro: in questo caso le quote da assegnare saranno proporzionalmente ridotte. Se invece l’importo totale non raggiunga tale cifra, la somma residua sarà destinata al fondo “Paracadute retrocesse” della stagione successiva fino a un massimo di 75 milioni (60 più 15) o ad altro uso previa delibera dell’assemblea.
La prima squadra a ottenere aritmeticamente la retrocessione in Serie B è stata la Salernitana, ultima in classifica. Con tre partecipazioni in Serie A nelle ultime quattro stagioni, dovrebbe ricevere un importo di 25 milioni di euro.
Questa cifra sarà ridotta proporzionalmente se l’ammontare complessivo delle tre quote dovesse superare i 60 milioni. Nel caso di retrocessione di una tra Udinese ed Empoli l’importo sarà di 20 milioni.
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