Ne sarà necessaria un’altra, in meno di due mesi, appunto, per trovare i 200mila euro che mancano, come da risultanze del rendiconto di gestione, dalla quota di disavanzo non ancora ripianata nel 2023 pari a circa 8,6 milioni di euro, secondo le previsioni del “Salva Città” sottoscritto nel 2022 con la presidenza del Consiglio dei ministri e il Mef.
Tecnici comunali al lavoro per trovare i fondi necessari ma probabilmente l’Ente sarà costretto ad aumentare il costo dei servizi a domanda individuale, già “rincarati” rispetto ai due anni precedenti, in particolare per mense scolastiche e asili nido mentre diminuisce la spesa corrente pro capite per i cittadini salernitani, per i quali c’è stato un aumento di circa 100 euro in più nel 2023 per i tributi comunali.
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