Continua ad oltranza l’impegno della Cgil Salerno in difesa della Carta Costituzionale, unico strumento capace di garantire la costruzione di una società giusta fondata sul lavoro, dignitoso, tutelato, stabile e sicuro, e sulla solidarietà. Ma soprattutto, il prossimo appuntamento a Napoli sarà caratterizzato dal diritto alla Pace sancito dall’articolo 11 della Costituzione: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. L’appuntamento è fissato alle ore 13.30 in Piazza Mancini per poi giungere in corteo fino a Piazza Dante.
“Per un’Italia capace di futuro. Per un’Europa giusta e solidale” è l’appello che nasce dalle riflessioni contenute nel documento firmato da oltre cento organizzazioni della società civile. Si continua a combattere si continua a combattere a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina, in Sudan e in altre aree del pianeta.
Il progetto scellerato del Governo, rispetto all’autonomia differenziata, di fatto, minaccia la Costituzione e l’unità della nostra Nazione.
«E’ del tutto sconsiderata e irragionevole la posizione dell’Europa in questo contesto delittuoso – dichiara Antonio Apadula, Segretario Generale della Cgil Salerno-. Silenziosa, a tratti indifferente, sembra proprio che sia lì a guardare dalla finestra fatti che non sono i suoi. Il sogno dell’Europa e dei suoi padri fondatori aveva radici in ben altri ideali: l’Unione Europea avrebbe dovuto rappresentare agli occhi di tutte le nazioni del Mondo un perno stabile di pace, di garanzia dei diritti e di prosperità. Invece, assistiamo ad una folle corsa agli armamenti. L’assenza totale della rete diplomatica. Abbiamo altro su cui impiegare le nostre energie: lavoro, cambiamenti climatici, diritto alla salute. E in Italia non va meglio, non va proprio bene. Pure la Costituzione e la democrazia finiscono sotto l’attacco di una politica cieca che applica una sola e unica logica: quella del profitto. Il metro di questa logica ce lo danno le continue morti sul lavoro: una strage vergognosa che dobbiamo assolutamente fermare. Colgo quindi l’occasione per ricordare l’impegno della Cgil Salerno sul referendum: quattro quesiti per regolare gli appalti, per tutelare il lavoro abrogando il jobs act e per applicare norme dure e severe sulla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori».
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