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Cgil: La Via Maestra, da Salerno a Napoli per costruire la pace

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La Cgil Salerno sarà in piazza Dante, a Napoli, sabato 25 maggio per la manifestazione nazionale “La via Maestra.Insieme per la Costituzione”, promossa da Cgil e partecipata da oltre cento associazioni, a sette mesi dalla mobilitazione di ottobre.
Continua ad oltranza l’impegno della Cgil Salerno in difesa della Carta Costituzionale, unico strumento capace di garantire la costruzione di una società giusta fondata sul lavoro, dignitoso, tutelato, stabile e sicuro, e sulla solidarietà. Ma soprattutto, il prossimo appuntamento a Napoli sarà caratterizzato dal diritto alla Pace sancito dall’articolo 11 della Costituzione: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. L’appuntamento è fissato alle ore 13.30 in Piazza Mancini per poi giungere in corteo fino a Piazza Dante.
“Per un’Italia capace di futuro. Per un’Europa giusta e solidale” è l’appello che nasce dalle riflessioni contenute nel documento firmato da oltre cento organizzazioni della società civile. Si continua a combattere si continua a combattere a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina, in Sudan e in altre aree del pianeta.

Il progetto scellerato del Governo, rispetto all’autonomia differenziata, di fatto, minaccia la Costituzione e l’unità della nostra Nazione.

«E’ del tutto sconsiderata e irragionevole la posizione dell’Europa in questo contesto delittuoso – dichiara Antonio Apadula, Segretario Generale della Cgil Salerno-. Silenziosa, a tratti indifferente, sembra proprio che sia lì a guardare dalla finestra fatti che non sono i suoi. Il sogno dell’Europa e dei suoi padri fondatori aveva radici in ben altri ideali: l’Unione Europea avrebbe dovuto rappresentare agli occhi di tutte le nazioni del Mondo un perno stabile di pace, di garanzia dei diritti e di prosperità. Invece, assistiamo ad una folle corsa agli armamenti. L’assenza totale della rete diplomatica. Abbiamo altro su cui impiegare le nostre energie: lavoro, cambiamenti climatici, diritto alla salute. E in Italia non va meglio, non va proprio bene. Pure la Costituzione e la democrazia finiscono sotto l’attacco di una politica cieca che applica una sola e unica logica: quella del profitto. Il metro di questa logica ce lo danno le continue morti sul lavoro: una strage vergognosa che dobbiamo assolutamente fermare. Colgo quindi l’occasione per ricordare l’impegno della Cgil Salerno sul referendum: quattro quesiti per regolare gli appalti, per tutelare il lavoro abrogando il jobs act e per applicare norme dure e severe sulla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori».
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