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Identità e tradizione, portando in alto il brand Salerno: da oggi riparte l’avventura del Vicolo della Neve

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Tradizione, storia, cultura e piatti tipici conditi dall’identità. La salernitanità torna nel luogo del cuore della città d’Arechi. Il Vicolo della Neve ha riaperto le sue porte – questa mattina – alla presenza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli con l’assessore al commercio Dario Loffredo e il consigliere regionale Franco Picarone che hanno voluto salutare i tre giovani imprenditori (Fiorenzo Benvenuto, Gerardo Ferrari e Marco Laudato) che hanno rilevato l’antico locale del centro storico di Salerno mantenendo la mission culturale, artistica ed enogastronomica di un tempo.

Le sapienti mani di Nonna Maria Caputo saranno l’arma segreta dello chef Marco Laudato il cui compito è quello di mantenere la tradizione del brand Salerno.

Milza, baccalà, pasta e fagioli, il “puparuolo mbuttunato”. Un menù che – come ripeteva quel pappagallo davanti alle porte del Vicolo – rimarrà invariato con qualche semplice innovazione con una sfida importante per i 3 imprenditori, rimanere a Salerno, investire nel mondo della ristorazione, aprire saracinesche laddove la crisi e il Covid hanno minato l’economia cittadina.

“Il sangue che scorre nelle nostre vene è salernitano e ci tenevamo a restituire alla città un angolo di storia. Una scommessa ma l’emozione è ancora più forte – hanno sottolineato i 3 soci – da oggi abbiamo una grande responsabilità sulle nostre spalle”.

Il momento di incontro con la stampa è stato seguito da quello conviviale animato dall’attore salernitano Yari Gugliucci, dallo scrittore e psichiatra Corrado De Rosa, dai musicisti Oreste Vitolo, Ciro Girardi e Matteo Masullo, da Ciro Caravano de I Neri per Caso, l’avvocato Ciro Romano, il docente universitario Alfonso Amendola e il presidente dell’associazione Tempi Moderni, Marco Russo.

Il presidente De Luca in un breve dialogo con nonna Maria si è “assicurato” della tipicità dei piatti, “interrogandola” scherzosamente sul menù che verrà proposto a turisti e cittadini. Il dipinto donato da Tafuri guarda tutti dall’alto, l’essenza delle poesie di Alfonso Gatto – che amava scrivere qualche verso tra un piatto e un bicchiere di vino – fanno da cornice ad un angolo magico dove la sua anima rivive. I famosi mattoncini restaurati, il frigorifero antico e i pavimenti storici godranno anche di alcune opere d’arte prestate dal Maestro Ferrigno.

Una mattinata “bella e di calore” per il presidente De Luca: “La chiusura del Vicolo è stata una ferita, era qualcosa di più di un ristorante. È andato avanti in tempi difficili, poi paradossalmente quando abbiamo recuperato il centro storico, era chiuso. Oggi abbiamo ciò che avevamo sognato trent’anni fa – ha sottolineato – ovvero le comitive di turisti. Quando era chiuso il Vicolo della Neve era un po’ imbarazzante non poter dire che ci fosse un ristorante tradizionale, come a Napoli “Mimi alla Ferrovia”. Tanti locali non avevano l’identità e la forza di questo locale. Mi sono accertato se facevate esperimenti: Nonna Maria è una garanzia. Recuperare la tradizione gastronomica del territorio è una grande carta di promozione”.

“Una piacevolissima sorpresa grazie ai giovani che si sono cimentati in questa avventura– ha sottolineato il sindaco Napoli – qui ci sono sensazioni e ricordi che fanno parte del nostro patrimonio, una presenza persistente che si avverte. Si restituisce alla città un luogo della nostra gioventù. Il centro storico si arricchisce di un locale che sarà frequentato dai turisti ma anche da tanti salernitani”.

Questa sera dalle ore 19 il Vicolo aprirà le sue porte alla cittadinanza con una inaugurazione itinerante. Da domani sarà pronto ad ospitare i clienti dalle ore 12 a mezzanotte, 7 giorni su 7.

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