Si tratta di una TC di ultima generazione a 256 strati (2×128), un nuovo macchinario di imaging che sarà in dotazione all’UOC di Neuroradiologia diretta dal dr. Andrea Manto e servirà l’intero DEA di Nocera, Scafati e Pagani.
La nuova TC apporta grandi vantaggi sia per i professionisti, grazie ad una maggiore definizione del dettaglio anatomico, che garantirà diagnosi tempestive e più accurate, che per il paziente: velocità d’esecuzione e riduzione dei tempi d’esposizione permetteranno, infatti, un minore impatto di radiazioni ionizzanti e una minore quantità del mezzo di contrasto somministrato.
Novità ulteriore è data dal fatto che la nuova tac è supportata dall’intelligenza artificiale per produrre immagini ad altissima risoluzione.
“Stiamo continuando nel percorso di ammodernamento tecnologico dell’intera Azienda. Puntiamo a dotare tutti gli ospedali delle migliori apparecchiature per ridurre le liste d’attesa e per aumentare l’appropriatezza e la tempestività delle cure per i cittadini della provincia di Salerno” dichiara il Direttore Generale, l’ing. Gennaro Sosto. “Questa nuova tecnologia di visualizzazione ed elaborazione delle immagini aumenta in maniera significativa la definizione diagnostica anche negli scenari clinici più complessi e ci consente anche un miglior utilizzo delle risorse tecnologiche già presenti nell’ASL”.
La nuova TC è ideale per qualsiasi tipologia di paziente, dal pediatrico all’anziano, all’oncologico, ai non collaboranti (es. pazienti che non riescono a trattenere il respiro, politraumatizzati, etc.), ai pazienti obesi o con aritmie cardiache. Consente inoltre di eseguire esami con tempi ridottissimi. In termini clinico-diagnostici, il potenziale della nuova apparecchiatura si manifesta principalmente nell’imaging cardio-vascolare, pediatrico, d’emergenza, oncologico e bariatrico.
Il tomografo è infatti dotato di doppio tubo radiogeno e doppio detettore, che consente di raggiungere risoluzioni temporali inferiori a 75 ms, di ottenere una velocità di acquisizione ineguagliabile per una durata inferiore dell’esame. Permette infatti d’analizzare volumi anatomici diversi con la stessa scansione, di garantire un dosaggio ridotto e una minore esposizione alle radiazioni.
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