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Inchiesta Coop, il consigliere regionale Savastano: “Nessun rapporto con Zoccola”

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«Nessun rapporto con le cooperative sociali, Vittorio Zoccola non ha mai sostenuto una delle mie campagne elettorali, se non quella per le regionali su indicazione di De Luca ma ciò che dice il presidente non mi può riguardare».

È quanto ha detto in aula – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – il consigliere regionale Nino Savastano, coinvolto nell’inchiesta sulle cooperative sociali.

L’ex assessore comunale, dinanzi ai pubblici ministeri, ha chiarito la sua posizione e ribadito il suo totale disinteresse verso le cooperative sociali. Proprio con la nomina in giunta, infatti, aveva chiarito al sindaco di non volere la delega alle cooperative di fascia B. «Dopo una brutta vicenda giudiziaria volevo evitare che le persone, oltre a venire da me per chiedermi aiuto per la casa chiedessero un mio intervento per quanto riguarda il lavoro», ha spiegato Savastano, chiarendo che quel ramo non apparteneva certo all’assessorato alle Politiche Sociali bensì all’Ambiente.

L’esponente della giunta regionale della Campania ha ricordato che i rapporti con l’ex ras delle cooperative sociali sono stati ricuciti nel 2020, grazie all’intervento di Domenico Credendino e Adolfo Salzano, suoi amici storici. «Zoccola ha sostenuto la mia campagna elettorale? Lui dice di sì ma la verità è che lui non ha mai organizzato incontri, mi ha accompagnato a tre appuntamenti nel corso della campagna elettorale: a Sant’Arsenio, nell’Agro nocerino Sarnese e presso lo studio dell’avvocato Sarno.

Conoscevo Michele Sarno, l’avvocato in quell’occasione mi disse che avrebbe sostenuto me e la Fogliame, accoppiata che io non ho mai voluto, l’ho detto chiaramente anche a Sarno: io viaggio da solo – ha aggiunto – Con la Fogliame un solo incontro, a Scafati, organizzato da un dirigente del mio partito, poi non l’ho più vista ma sicuramente non si può parlare di accoppiata perchè io a Salerno ho avuto seimila preferenze circa, lei poco più di un centinaio».

L’ex assessore chiarisce anche gli aspetti legati ai vari incontro con Zoccola: «Era al Comune tutti i giorni, non erano incontri organizzati ma lui era sempre lì. Non l’ho mai invitato ad entrare nella mia stanza, ascoltavo sicuramente le sue richieste ma non ho mai fatto nulla per intervenire perchè non era di mia competenza bensì dell’allora assessore Caramanno – ha aggiunto – Ho studiato architettura, non conosco le pratiche legali ma ho sempre riposto fiducia nel parere dei nostri avvocati e dei dirigenti e le delibere approvate, quella di settembre e di dicembre, erano all’unanimità, eravamo tutti d’accordo».

Altro aspetto è legato all’allora dirigente Luca Caselli: «Non lo conosco, non credo di averlo mai incontrato. Il suo ufficio era in via Settimio Mobilio ma non conosco neanche il piano e per intervenire con le cooperative sociali si poteva passare solo per il dirigente Caselli, cosa che non ho fatto perchè – lo ripeto – non era di mia competenza e non avevo alcun legame con Caselli».

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