Due consiliature consecutive, nel corso delle quali sono stati realizzati numerosi interventi, che hanno permesso di rendere Baronissi – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online- uno dei migliori Comuni, se non il migliore della Valle dell’Irno.
Questa, per lo meno, l’opinione della maggior parte di coloro che osservano, sia internamente che dall’esterno la cittadina al confine con la città capoluogo, Salerno. E tante sono state le inziative messe in campo dall’amministrazione Valiante, puntando sempre molto sulla solidarietà, sul sostegno ai cittadini, sull’impegno concreto.
Sindaco Valiante, si chiudono 10 anni di amministrazione qui a Baronissi. Era giugno del 2014 quando lei si insediava a Palazzo di Città: due consiliature consecutive. Può tracciarci una sintesi di questi due lustri di governo cittadino?
“Si chiudono dieci anni di amministrazione alla fine dei quali Baronissi ha completamente cambiato volto assumendo una precisa identità.
E’ diventata Città, una cittadina attrattiva, accogliente, innovativa, dal respiro europeo. Baronissi ha assunto il ruolo di Comune capofila di un territorio di area vasta. Oggi attrae tanti residenti perché è la città dei servizi, del buon vivere, del verde, degli eventi.
Attrae investitori: qui sta per nascere il più grande polo di ricerca biomedicale del Sud Italia nella nuovissima area della Città della Medicina che riammaglia la città con l’Università. Attrae turisti e forestieri grazie alle bellezze dei parchi, dei monumenti, all’offerta culturale.
Nei fine settimana i giardini, i parchi, con i loro impianti e le loro attrazioni, sono affollati di tante persone che arrivano da ogni comune adiacente e non solo”.
Come è cambiata Baronissi dal 2014 ad oggi?
“Abbiamo lavorato intensamente per dare a Baronissi il volto di Città, che prima era solo una denominazione sulla carta. Prima del 2014 era considerata una cittadina dormitorio poco distante da Salerno. Oggi è una città che tutti conoscono e apprezzano. Leader nella raccolta differenziata, tra i primi Comuni in Italia, sede dell’Università di Medicina e di un futuro polo medicale, città dei parchi giochi, del fitness a cielo aperto, Città che Legge, del più importante Festival per la letteratura per ragazzi del Sud Italia, città dello sport con campi gratuiti di calcetto e street basket.
Città del sociale, primo Comune ad aver istituito con fondi propri le borse lavoro per inoccupati, città delle opere pubbliche con quasi cinquanta milioni di finanziamenti nazionali e regionali intercettati in dieci anni. Città delle scuole completamente rinnovate e sismicamente sicure. E l’elenco potrebbe essere ancora lungo. Non basterebbe un giornale intero per raccontare quanto abbiamo fatto”.
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