L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno e la Fondazione Scuola Medica Salernitana commemorano il professore emerito don Beniamino De Vecchis, autore, tra le altre opere, del Compendio di Clinica Odontoiatrica. Nato a Colliano nel 1886 e morto a Roma nel 1972, dopo essersi laureato a Napoli, si trasferì negli Stati Uniti, dove frequentò la scuola della Pennsylvania University diretta da E. Kirk.
La commemorazione, organizzata in collaborazione con il Comune di Colliano, il Centro studi Senatore Dottor Vincenzo Indelli, l’associazione Hippocratica Civitas di Salerno, l’associazione Urbis e l’Università di Roma Sapienza, si svolgerà DOMANI giovedì 30 maggio alle 10,30, nella Sal Consiliare del Comune di Colliano.
Presiederà Massimo Amato, direttore del Dipartimento testa collo presso la facoltà di Medicina dell’Università di Salerno. Saluterà Gerardo Strollo, sindaco di Colliano e introdurrà Enrico Indelli, Presidente della Fondazione Scuola medica salernitana. Interverranno Raffaele Iandolo, presidente del Coordinamento Albi odontoiatri; Giovanni D’Angelo, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Salerno; Gaetano Ciancio, presidente dell’Albo odontoiatri di Salerno. Sulla connotazione storica del maestro interverrà, in video, Antonella Polimeni, rettrice dell’Università La Sapienza. Seguirà la prolusione di Livia Ottolenghi, Presidente della Conferenza dei presidenti dei corsi di laurea in Odontoiatria. Interverranno Umberto Romeo e Gabriella Galluccio de La Sapienza. Concluderà Raffaele Cantarella, sindaco di Conza della Campania (Avellino) in rappresentanza della famiglia.
Alle 12,30 è prevista la cerimonia di intitolazione della scuola secondaria di I grado alla memoria di Beniamino De Vecchis, con la scopritura della targa di intestazione e la benedizione del parroco don Antonio Pisano, con gli interventi del sindaco Gerardo Strollo, del dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Pascoli Bernardino Sessa e del già preside Adriano D’Ambrisi.
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