Dopo circa 40 anni di ricerca, l’importate “pala d’altare” è stata individuata nella disponibilità di un istituto bancario dell’Italia centrale. L’attività di indagine, coordinata da questa Procura della Repubblica, ha permesso a1 Carabinieri dell’Arte, il recupero dell’importante opera pittorica, la cui attività di indagine rientra in una più ampia azione di contrasto ai reati contro il patrimonio culturale, permettendo di sottoporre a sequestro numerosi beni culturali provento di eventi delittuosi.
Di fondamentale importanza si è rivelata la consultazione della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando TPC, la più grande al mondo con oltre 1.3 milioni difiles relativi a beni da ricercare.