Contraddistinta dall’inconfondibile rosso pompeiano, la Casa era un tempo destinata ai “cantonieri” e alle loro famiglie. I cantonieri dell’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade garantivano la manutenzione e la supervisione della rete stradale. A loro era assegnata una quota del percorso viario lungo il quale era sorto l’edificio; il centro stesso della dimora rappresentava il confine tra i due cantoni di competenza. Tale modello di gestione ha continuato a funzionare fino al 1982, quando l’introduzione del Regolamento dei Cantonieri ha determinato il superamento di questa figura professionale. Dando addio, di fatto, anche all’utilizzo delle Case Rosse.
“Abbiamo riqualificato un immobile storico della città – sottolinea Valiante – recuperando e dando una nuova funzione da un fabbricato che è una icona della città. Lo stabile era abbandonato da anni e in stato di degrado e fatiscenza. È stato acquisito dal Comune di Baronissi e grazie al finanziamento del Gal diventerà un Polo per attività sociali e culturali consentendo di recuperare uno spazio abbandonato e trasformandolo in “contenitore” per tante associazioni di Baronissi”.
La struttura è stata intitolata a David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, giornalista e scrittore. “Abbiamo in questo modo lasciato un segno tangibile e concreto del ricordo di Sassoli – spiega Valiante – un uomo delle istituzioni dal grande garbo istituzionale, esempio di sobrietà e capacità riconosciuto trasversalmente da tutte le forze politiche, di esempio anche per la nostra città”.