Raffreddore, mal di gola, naso che cola, tosse: i virus di questo periodo “provocano per lo più fastidi respiratori, ma anche qualche disturbo gastroenterico. La buona notizia è che di solito i disturbi si superano nell’arco di qualche giorno”, ha precisato Pregliasco. Il più diffuso attualmente in Italia, tra i virus respiratori ancora in circolazione, è il rhinovirus. “Seguono nell’ordine il virus parainfluenzale (sintomi influenzali), gli enterovirus (anche vomito e diarrea), gli adenovirus (anche congiuntiviti e gastroeneteriti) e il metapneumovirus (naso che cola, febbre, tosse e respiro sibilante e, se l’infezione è grave, distress respiratorio) – ha specificato Pregliasco -. A tutto questo si aggiungono, nonostante il progressivo declino dei casi di Covid, alcuni focolai del virus Sars-CoV-2, che quindi persistono, contribuendo alla complessità della situazione sanitaria attuale”. A farne le spese sono soprattutto bambini, anziani e persone fragili. “Colpiscono trasversalmente, in alcuni casi anche con effetti pesanti, pure in termini di sovrainfezioni batteriche” ha precisato ancora Pregliasco.