La battaglia di Vincenzo De Luca per ottenere il terzo mandato diventa ancora più in salita dopo i risultati delle Elezioni Europee.
Il governatore della Campania – come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – aveva scommesso su un Pd sotto il 20 per cento con conseguente addio della segretaria Elly Schlein.
Invece il partito è uscito dall’ultima consultazione elettorale molto più forte, più radicato in Campania dove guadagna consensi, e con la convinzione che i grillini dopo questa disfatta siano pronti ad allearsi nelle prossime sfide. A cominciare proprio dalla corsa per palazzo Santa Lucia che il centrodestra dopo un decennio sogna di espugnare.
E l’unico modo è chiudere su una coalizione che ricalchi quella di palazzo San Giacomo a Napoli . Una squadra larga in cui tutti fanno la differenza. Anche i piccoli.
E nella prossima sfida regionale, lo sanno bene i vertici nazionali del Pd, serve l’aiuto di tutti. Un disegno complessivo, in cui ognuno abbia la sua parte di protagonismo, se si vuole individuare un risiko alternativo a Vincenzo De Luca. Chiusa la squadra, poi si vedrà sul nome del candidato presidente. Sicuro non quello di De Luca che i grillini assolutamente non vogliono.
Ma il governatore nei prossimi mesi venderà cara la pelle. Fuori e dentro il partito. Disposto sino all’ultimo a modificare norme e leggi per superare il vincolo del doppio mandato. E, quindi, utilizzare il modello Veneto usato già dal collega Zaia: recepire la legge nazionale del limite dei due mandati e far ripartire da lì il contatore.
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