Nello stesso tempo, anche Iervolino ha affidato a professionisti di fiducia uno studio sulla solvibilità del fondo americano. Tutto ciò per fare in modo che quando arriverà l’offerta vincolante, non ci sarà alcun bisogno di analizzarla ma si andrà direttamente alle firme.
Insomma, da un lato ci si preoccupa di non fare una proposta sbagliata e rifiutabile, dall’altro di capire fino in fondo quali garanzie economiche e di progettualità sportiva-finanziaria possa dare la società rappresentante dell’omonimo fondo quotato al Nasdaq. Proprio la quotazione in Borsa, obbliga a fare passettini nel silenzio degli accordi di riservatezza firmati nella lettera d’intenti. Pare che la svolta sia molto vicina.
Domani scadrebbe la deadline che Iervolino si è dato per riflettere e attendere affondi convinti dagli Usa: il presidente è intenzionato a cedere totalmente le sue quote.
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