La decisione è stata presa a seguito di una serie di incontri infruttuosi con la Colser, l’ultimo dei quali si è tenuto ieri, 13 giugno, presso il cantiere di Salerno.
Angelo Rispoli, segretario generale della Fiadel Salerno, è stato chiaro sulla vicenda: “Da due anni, da quando la Colser si è insediata presso l’ospedale il 16 febbraio 2022, ci troviamo di fronte a continue difficoltà. I lavoratori part-time, nonostante i contratti limitati, spesso lavorano molte più ore di quanto previsto.
Questo implica che dovrebbero essere stabilizzati con contratti a tempo pieno, per garantire loro diritti e tutele adeguate. Non possiamo accettare che l’azienda decida unilateralmente il da farsi senza un reale confronto con i sindacati. Le condizioni di lavoro devono migliorare e i lavoratori meritano stabilità e rispetto.
L’incontro di ieri, 13 giugno, è stato particolarmente deludente. Non solo la Colser non ha fornito risposte adeguate alle nostre richieste, ma il silenzio assordante della direzione ospedaliera di fronte a queste esplicite richieste è inaccettabile.
Ci aspettiamo un intervento deciso e concreto da parte della direzione ospedaliera, che finora è rimasta inspiegabilmente in silenzio. Ci aspettiamo che da qui al 18 giugno l’azienda faccia un passo indietro e si sieda seriamente a discutere le problematiche del cantiere.
Se questo non avverrà, procederemo con lo sciopero per difendere i diritti dei lavoratori e migliorare le loro condizioni di lavoro”.
Lo sciopero vedrà la partecipazione dei lavoratori con un presidio presso l’ospedale di Salerno. Fiadel Salerno si scusa con la cittadinanza e con i pazienti per i disagi che inevitabilmente verranno a determinarsi, sottolineando che lo sciopero è una misura necessaria per la difesa dei diritti dei lavoratori e per il rispetto del contratto di lavoro.
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