Appare decisamente complicato anche il collegamento marittimo, quelle vie del mare che avevano garantito, negli anni passati, di ridurre flussi via terra, preferendo il percorso tra i porti del litorale a sud di Salerno, appare una strada tutta in salita, tenuto conto che solo in questi giorni potrebbe sbloccarsi l’affidamento dopo la partecipazione di un solo soggetto alla gara, nei mesi scorsi, andata deserta, e con ripercussioni sull’effettiva conoscenza informativa.
Sovraffollati poi i traghetti da Salerno verso la Costiera Amalfitana, con diverse ripercussioni anche in termine di gestione dei flussi ad Amalfi e Positano, mentre auspichiamo un’apertura a breve della rinnovata stazione marittima di Beverello, in accordo con gli armatori, per garantire una migliore gestione dei flussi da e per le isole del Golfo. Non va meglio per le aree interne, anche se si auspica che con l’affidamento a Busitalia di alcune linee bus compreso quelle gestite sinora dall’Eav e dell’Air Campania per Irpinia, Sannio e Caserta e Benevento, si possano potenziare i collegamenti, già buoni in alcune tratte. Restano irrisolte le problematiche di collegamento di trasporto pubblico da e per la stazione Alta Velocità Napoli Afragola, mentre si auspica, che con l’apertura della linea 6 della metropolitana di Napoli si possano garantire più corse e collegamenti, in attesa anche del ripristino della funicolare. Per la Basilicata e il basso Cilento, auspicando tempi certi per i lavori dell’alta velocità, malgrado vi siano i collegamenti link bus di Italo e collegamenti intercity estivi Fs, sono tante le località scoperte da trasporto pubblico che rendono complicato garantire rapidi spostamenti dal litorale alle aree interne, come nel caso della Ferrandina, da tempo auspicata per Matera e il collegamento con l’area pugliese.