Si tratta di un imprenditore angrese di 40 anni, titolare di un noto locale del centro storico della movida di Angri, e di un suo collaboratore 30enne di origini rumene.
Il 35enne Carotenuto con un passato difficile, costellato da problemi di tossicodipendenza, è morto e probabilmente dopo una lite scoppiata poco lontano dal luogo del ritrovamento del cadavere.
Prima ci sarebbe stata una zuffa – come riporta, in apertura della prima pagina, il quotidiano “La Città” oggi in edicola – tra lui e un altro o più persone in via Giovanni da Procida, nel centro di Angri, dove sarebbe spuntato un coltello con il quale Carotenuto – come sarebbe stato colpito più volte al corpo.
Poi, grondante sangue e barcollante, ha certamente percorso alcune decine di metri lungo la vicina via Risi, per accasciarsi sul marciapiedi all’altezza del civico numero 21, quasi come se avesse voluto dirigersi verso la chiesa delle suore Compassioniste e lì trovare idealmente un abbraccio che lo accompagnasse nell’ultimo viaggio.
La morte risalirebbe tra le 2,30 e le 3 di domenica scorsa.