Tommasetti avanza dubbi soprattutto sulla tempistica con cui si è arrivati alla procedura approvata in Consiglio. “Il recesso è stato ufficialmente motivato con la volontà di acquisire nuove risorse per il disavanzo. Ma non si può escludere che proprio i dati del 2022 abbiano indotto il Comune a una sorta di fuga. A questo punto l’interrogativo è chiaro: siamo certi che questa procedura sia priva di conseguenze per le casse comunali? In parole povere siamo sicuri che l’uscita dal Consorzio, in mancanza di una copertura del disavanzo, non comporti ulteriori spese per il Comune?”.
Per il consigliere regionale, “chi ha voluto intraprendere questa strada dovrebbe dare risposte chiare. Anche perché, se il Comune si trovasse costretto a rimettere mano alla tasca, a rimetterci sarebbero come al solito i contribuenti”.