“La riforma di Giorgia Meloni volta ad introdurre l’ elezione diretta del Presidente del Consiglio prevede, fra l’altro, il premio di maggioranza a favore di liste e candidati abbinati al Presidente del Consiglio eletto.
E ciò senza alcuna norma che precluda l’ adozione o la conservazione di un sistema elettorale imperniato sulle liste bloccate.
Tanto consentirebbe al Presidente, accompagnato dal premio di maggioranza, di avere il controllo pieno del Parlamento. Il Presidente eletto avrebbe sostanzialmente la facoltà di scegliere a propria discrezione coloro che sarebbero chiamati ad occupare gli scranni parlamentari“.
E’ quanto scrive, in un post sul proprio profilo Facebook, Gianfranco Valiante. Che aggiunge: “Essi, per gratitudine, devozione o semplice subalternità finirebbero per assecondare le politiche anche più insopportabili del Presidente eletto anziché svolgere il pregnante controllo parlamentare sugli atti dell’ Esecutivo che è contemplato in qualunque sistema basato sulla divisione dei poteri dello Stato.
Meloni e il suo governo stanno cercando di convincere gli italiani ripetendo che saranno gli elettori a scegliersi il Capo del Governo; in realtà stanno blindando una forma di governo che darà poteri giganteschi e quasi incontrollati al Presidente del Consiglio, che relegherà il Presidente della Repubblica ad un ruolo cerimoniale e che, stante il rapporto tra Presidente ed eletti nella sua maggioranza, farà del Parlamento un luogo di sostanziale ratifica delle politiche del Presidente del Consiglio.
La destra al governo sta avviando, con questa e altre riforme in itinere (automomia differenziata) un processo senza ritorno che porteranno, se coronate da successo, alla dissoluzione democratica.
Ciascun Italiano, ciascun democratico abbia consapevolezza della difficoltà del momento che occorre superare con una condizione di vigilanza popolare coinvolgente ogni ambito e ogni strato sociale“.
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