Nella fattispecie, sono state eseguite 14 perquisizioni locali ed informatiche in tutta Italia nei confronti di 13 accusati di amministrare sistemi d’IPTV pirata che dietro il pagamento di somme esigue di denaro permettevano di accedere illegalmente ai palinsesti di pay tv e piattaforme di streaming. Ad essere interessati sono stati anche 1,3 milioni di utenti, a cui è stato oscurato il segnale.
Come spiegato da Sky Tg24, le perquisizioni sono andate a segno da nord a sud dopo le denunce presentate da Sky Italia che hanno consentito di individuare i criminali. A La Spezia è stata scoperta una centrale che trasmetteva in maniera illegale da un sottotetto di un palazzo, ma perquisizioni sono state effettuate anche Abruzzo, Marche, Friuli, Lombardia e Campania: in alcuni casi le persone che gestivano i flussi erano legate alla criminalità organizzata.
Rispetto al passato, però, gli inquirenti hanno incontrato maggiori difficoltà a causa delle tecniche più evolute utilizzate dai pirati. Agli interessati è stato contestato il reato di violazione del copyright, accesso abusivo a sistemi informatici, detenzione di codici d’accesso e frode informatica.
“Ringraziamo il Comando Provinciale di Milano della Guardia di Finanza per questa importante operazione antipirateria. Contrastare questo fenomeno criminale è un impegno che ci coinvolge tutti e il lavoro delle forze dell’ordine è fondamentale per tutelare l’industria audiovisiva e i milioni di abbonati che scelgono la legalità”, commenta Andrea Duilio, Amministratore Delegato di Sky Italia.