Per De Luca la battaglia deve essere anche contro “il centralismo della burocrazia ministeriale. Noi non siamo per l’Autonomia differenziata ma siamo per la “burocrazia zero”.
Alcune proposte per il presidente De Luca sono indispensabili per mantenere l’unità d’Italia, a partire da quella che “vieta a tutte le Regioni di fare contratti integrativi regionali per la sanità e la scuola. Così potremmo anche evitare referendum e ricorsi alla Corte costituzionale. La battaglia va fatta su due fronti. Altro emendamento deve riguardare questo: tutte le regioni devono avere la stessa quantità di risorse per la sanità in riferimento alla popolazione, così come il numero di dipendenti”.
De Luca dice: “Dobbiamo fare le barricate contro questa Autonomia”.
“La Campania chiede più poteri su alcune materie contro la palude burocratica romana – spiega il governatore – perfino sui fondi di coesione ci sono ministri che vogliono decidere per noi. La Campania ha chiesto più poteri su alcuni temi: pareri ambientali, verifica Via e Via su opere di rilievo regionale; impianti energetici ed eolici; piani paesaggistici; trasformazione edilizia e urbanistica in aree non vincolate; portualità; insediamenti produttivi e Zes, zone economiche speciali: approvazione del silenzio-assenso in tema di tutela paesaggistica. Sono sette punti proposti da noi quattro anni fa, e ne aggiungo un altro: competenza non esclusiva con l’Unione europea sui fondi europei”.
Bagnoli
“Il piano Bagnoli così com’è è un’offesa a Napoli. I Fondi di sviluppo coesione così come sono bloccati sono contro Napoli, io difendo Napoli, difendo il Vomero, piazza Garibaldi, la metropolitana. C’è demagogia di chi dice “Io difendo Napoli”, basta demagogia, Napoli la sto difendendo io. So che stanno per mettere una gru a Bagnoli e fare un’iniziativa demagogica con alcuni esponenti del governo, governo nazionale che non ha messo un euro su Bagnoli. Basta con le comparsate di ministri e presidenti del Consiglio”. La tensione con il sindaco di Napoli è molto alta. De Luca non lo nasconde, quando ripete più volte: “Nessuno mi ha telefonato, hanno fatto un accordo di notte con i fondi nostri, cose da pazzi” aggiunge De Luca. “Mi auguro che entro il 28 giugno si firmi l’accordo di coesione con la Regione Campania”.
Poi De Luca legge i nomi dei parlamentari campani che hanno votato per l’Autonomia differenziata, “i nostri eroi” dice con ironia, e li elenca: “Marco Cerreto, Gianfranco Rotondi, Michele Schiano di Visconti, Marta Schifone, Carmen Giorgianni, Imma Vietri di Fratelli d’Italia; Tullio Ferrante e Francesco Rubano di Forza Italia; Attilio Piero e Giampiero Zinzi della Lega e Pino Bicchielli di Noi moderati”
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