Ieri mattina – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – il professionista è stato ascoltato dai magistrati della Corte d’assise di Salerno, che ha riferito di aver sottoposto Erra a un paio d’incontri di follow-up, uno dei quali più recente. Ha premesso d’essersi imbattuto in un paziente con evidenti limiti cognitivi, che non s’è mai veramente integrato nella società. Non presenterebbe tratti deliranti, ma un disturbo della personalità con un alto tasso di suicidalità.
Al momento dell’agguato, a detta dello psichiatra, la capacità d’intendere risultava lievemente intaccata mentre lo sarebbe stata totalmente quella di volere.
La Corte ha optato per una perizia: affidata a uno psichiatra del Dipartimento di Salute mentale per l’Area nord dell’Asl di Salerno.