“Riconosciamo gli sforzi dello Stato per migliorare le nostre infrastrutture, ma anche i risultati sono stagnanti a causa della cattiva gestione dei nostri leader – scrivono i calciatori malini -. Chiediamo ai dirigenti della federazione di assumersi urgentemente le proprie responsabilità. Noi, i giocatori, siamo determinati a rappresentare con orgoglio il nostro Paese, ma abbiamo bisogno del sostegno e della visione illuminata di leader determinati a portare il Mali ai vertici della scena internazionale. Per questo, oggi, ci assumiamo le nostre responsabilità. Se la situazione rimane invariata, ci riserviamo il diritto di non onorare la selezione e di non partecipare alle prossime partite di qualificazione. Per amore del Mali e del nostro Paese, stiamo prendendo questa decisione delicata, ma necessaria per le generazioni future”.