Salernitana, già sforato il tetto ingaggi di 22 milioni

Bonazzoli, di rientro dal prestito al Verona, guida la classifica dei calciatori più pagati della Salernitana. La cifra totale degli ingaggi percepiti dai calciatori sotto contratto, tra quelli che hanno disputato la scorsa stagione in granata e quelli rientrati alla base dopo le rispettive esperienze in prestito è semplicemente mostruosa. 23.185.000 euro, a tanto ammontano gli stipendi dei giocatori. Una cifra che “sfora” ancora prima di iniziare la stagione il tetto di 22 milioni di euro (e che include tutte le “figure tecniche) che la Salernitana dovrà rispettare nel prossimo campionato di Serie B per perseguire l’obiettivo della sostenibilità e del contenimento dei costi, come disposto dalla Figc. In caso di “sforamento”, la società di Iervolino (o chi per lui) dovrebbe presentare una garanzia integrativa a copertura del 40% dell’eccedenza del massimale.

Dicevamo di Bonazzoli, leader della classifica dei più pagati, con uno stipendio lordo di 2,9 milioni di euro. In seguito alla retrocessione, come previsto dal contratto, lo stipendio di Dia scende a 2. Completa il podio Sepe con 1,9. Nella top ten trovano spazio anche Simy (1,7), Maggiore e Lovato (scendono a 1,45), Mikael (1,35), Daniliuc e Bradaric (scendono a 1,05), Coulibaly e Sambia (scendono a 1). Di poco inferiori al milione gli ingaggi di Valencia (950 mila), Bronn (scende a 900), Gyomber (scende a 850), Pirola (scende a 800), Kastanos (scende a 700), Mamadou Coulibaly (scende a 480), Tchaouna (450), Ikwuemesi e Legowski (400), Fiorillo (300). Chiudono i giovani Sfait (50), Allocca (40) e Jimenez (15).

E’ chiaro che l’obiettivo numero uno di Petrachi è quello di alleggerire il monte ingaggi, di abbassare necessariamente il totale di oltre 23 milioni, non solo per evitare di dover presentare la famigerata garanzia integrativa, ma anche per liberare spazio per i calciatori (ed i loro stipendi) funzionali all’idea di calcio di Sottil. Il nuovo diesse granata ha già indossato l’elmetto ed è pronto ad affrontare quella che sarà una vera e propria battaglia.