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Movida e la stretta sui locali: prove di mediazione

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Per una Salerno città turistica, mai più da fagottari “mordi e fuggi” ma turistica per davvero, c’è ovviamente bisogno di regole da rispettare e limiti da non oltrepassare, perchè – come vivamente consigliato dal Governatore della Campania, De Luca – la città è ormai pronta al salto di qualità, dunque ad un turismo d’élite, più ordinato, sgrezzato da cafonerie ed eccessi. Consigli colti al volo a Palazzo di Città, dove si è deciso di rendere più severo il regolamento di Polizia Urbana che ora è all’esame della Commissione Statuto e Regolamenti del Comune. Ebbene, c’è ancora da lavorare, soprattutto in termini di mediazione, per far coesistere serenamente movida e quiete pubblica. Lo staff del Sindaco Napoli è dunque impegnato a cercare un punto di equilibrio tra i residenti che vorrebbero meno casino, maggiore tranquillità di notte e le necessità dei gestori di locali notturni che non vorrebbero rinunciare a cuor leggero all’intrattenimento musicale. In effetti, è proprio sulla musica ad alto volume – oltre che, naturalmente, sulla somministrazione di bevande alcoliche – che la stretta imposta da Tringali è più vigorosa.

Per quanto riguarda la musica, lo ricordiamo, per la prima volta si impone anche la regolamentazione della produzione sonora all’interno degli appartamenti privati, dove l’uso di strumenti misucali o apparecchi per la diffusione di musica non è più consentito dalle 14 alle 16 e dalle 22 alle 7, salvo totale insonorizzazione dei locali. La Commissione Statuto e Regolamenti a Palazzo di Città avrà il suo bel da fare per smussare gli angoli e non causare malcontenti, certo dovrà essere un lavoro all’insegna del buon senso, comunque tutt’altro che facile: è sempre un’impresa avere, come si suol dire, la botte piena e la moglie ubriaca.

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