“Dopo 20 mesi di governo nazionale, non era facile confermare i numeri del 2022, ma noi siamo riusciti addirittura ad incrementare quel dato perché il partito a livello nazionale è passato dal 26 a quasi il 29%. Quindi è un aumento di tre punti ed è considerevole nonostante la diminuzione dell’affluenza.
E così anche sui nostri territori: a Salerno e in provincia eravamo già il primo partito siamo cresciuti con un PD a trazione deluchiana che finisce nettamente secondo a distanza di sette punti e che va sotto sia alla media regionale e sia alla media nazionale.
Ciò a conferma di un voto di sempre maggiore bocciatura di De Luca, dei deluchiani e dei diversamente deluchiani.
C’è voglia di cambiamento perché in Campania la politica fallimentare di De Luca e del PD ha garantito soltanto disastri dopo nove anni di amministrazione regionale, dalla sanità ai trasporti pubblici, passando attraverso le politiche di sviluppo e le politiche che sono completamente assenti per la promozione dei territori.
Meno male che c’è il governo Meloni, perché se fosse per le istituzioni locali e per l’istituzione regionale i cittadini sarebbero completamente abbandonati al loro destino ed è questo che determina il divario con altre aree della nostra Nazione”.
Regionali: possiamo dire di essere già in campagna elettorale?
“C’è da centrare un obiettivo e continuiamo in questo lavoro. Nel mio caso di ferma opposizione al sistema De Luca di cui denunciamo le nefandezze praticamente quotidianamente, ma al tempo stesso proponiamo un’alternativa che è fatta di proposta è fatta di impegno concreto perché noi non siamo contro la Campania, bensì contro questa politica che penalizza la Campania.
La regione sta dimostrando, lento pede, di comprendere la differenza della nostra proposta politica con quella fallimentare del Movimento 5 Stelle e del centrosinistra perché uscire dalla assistenzialismo del reddito di cittadinanza con coraggio e di uscire dal reddito di clientela di De Luca.
La coalizione di centrodestra ha avuto un incremento di oltre tre punti su base regionale ed è un ottimo viatico per affermare la possibilità del cambiamento. Sui candidati si vedrà a livello nazionale, così come è stato per le altre regioni. Sbaglia chi sogna di notte candidature e fa fughe in avanti.
Noi abbiamo la convinzione e la certezza che si partirà da un dato e il dato dice che Fratelli d’Italia è stato primo partito. Sono convinto che con la conquista della Regione Campania si invertirà la tendenza anche a livello amministrativo nei vari comuni”.