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Medico e notaio assolti in Cassazione dopo 8 anni di processo per falso testamento a Maiori

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Il medico di Maiori, Maurizio Coppola, è stato assolto insieme al notaio Emilia D’Antonio e due testimoni dall’accusa di aver circuito un’anziana donna per ottenere l’eredità. Il medico era imputato per circonvenzione di incapace, appropriazione indebita e falso in atto pubblico in concorso con il notaio di Angri. Le parti civili, i familiari della donna esclusi dall’asse ereditario, sono state assistite dall’avvocato Vincenzo Rispoli. Le indagini sono partite dalla denuncia della nipote della defunta nel 2015. Secondo l’accusa, il medico aveva chiesto a due notai di redigere il testamento dell’anziana a suo favore, ma dopo il rifiuto si rivolse alla D’Antonio che accettò. Tuttavia, la badante dell’anziana testimoniò che la donna era cieca, immobile e spesso assente, e che il notaio e i testimoni non erano mai andati a casa sua. La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi e confermato le sentenze di assoluzione emesse dal Tribunale e dalla Corte di Appello di Salerno, sostenendo l’assoluta regolarità dell’atto testamentario e la totale infondatezza delle accuse contro i due professionisti. La sentenza, ritenendo infondate le contestazioni mosse nei loro confronti, ha assolto definitivamente il medico e il notaio, confermando che le accuse erano del tutto infondate.

Fonte quotidiano della costiera

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