Un’emergenza che rischia di proporsi anche quest’anno ai primi caldi, “con un danno economico e ambientale incalcolabile – evidenzia il direttore di Coldiretti Salerno Enzo Tropiano – e la situazione rischia di aggravarsi con l’abbandono dei rifiuti nelle aree rurali. Il nostro invito alle amministrazioni locali è di incrementare i sistemi di prevenzione e vigilanza attiva; serve potenziare le dotazioni e il personale volontario delle squadre anti incendi boschivi presenti in tutti i Comuni ma, soprattutto sollecitiamo una puntuale gestione di pulizia dei boschi e delle aree rurali che possono essere affidati anche alle aziende agricole che possiedono i mezzi, il personale e l’esperienza per svolgere un lavoro a beneficio di tutta la comunità.
Gli agricoltori – continua Tropiano – rappresentano una rete naturale e diffusa di sorveglianza, senza la quale il conto delle devastazioni sarebbe molto più pesante ma che li espone anche a gravi rischi, specie in una situazione dove la siccità e le alte temperature favoriscono l’espandersi rapido delle fiamme”.
Tra i consigli elaborati da Coldiretti, la prima regola da seguire è quella di evitare di accendere fuochi se non espressamente autorizzati dai Comuni e alle autorità competenti, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde. Soprattutto nelle campagne – precisa la Coldiretti – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi.
Dal momento che – continua la Coldiretti – 6 roghi su 10 si stima siano causato volontariamente anche per opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con la Forestale e con i corpi di Pubblica sicurezza per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.