La scorsa estate Paulo Sousa a Rivisondoli per più di due settimane fu a stretto contatto con un gruppo di giocatori che, al rientro a Salerno, fu letteralmente rivoluzionato tra partenze ed arrivi. Questo creò non pochi problemi, anche a livello di spogliatoio. E a pagare per tutti, dopo poche giornate di campionato, fu proprio il tecnico portoghese, che aveva avvisato l’ambiente di quelle che erano le sue perplessità sul valore della rosa ma che non ebbe il coraggio di andare fino in fondo, dimettendosi.
Petrachi, ora, sta lavorando per alleggerire il monte ingaggi, liberandosi degli elementi che non affronteranno la Serie B con la squadra granata dopo la disastrosa retrocessione dell’anno passato e dalle cui cessioni spera di ricavare il denaro necessario per portare a termine gli acquisti.
E’ normale che il nuovo allenatore granata avrebbe voluto lavorare a Rivisondoli con un organico quantomeno simile a quello che poi sarà chiamato a scendere in campo prima in Coppa Italia con lo Spezia e poi nel campionato di Serie B. Ma, a causa dei ritardi dovuti alla querelle della cessione societaria, così non sarà. E il tecnico dovrà essere bravo a fare di necessità virtù inevitabilmente.
Le porte dell’Aqua Montis Resort saranno quanto mai girevoli: è facile immaginare che sin dai primi giorni di ritiro ci sarà un notevole via-vai, tra calciatori che lasceranno la Salernitana ed altri che accetteranno di affrontare l’avventura in granata.
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