“Hanno sottratto alla Campania quasi 2 miliardi per fare operazioni finte tipo la truffa di Bagnoli, costringendoci a eliminare progetti cantierabili domani“.
È uno dei passaggi – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di un incontro nell’auditorium della Regione al Centro direzionale di Napoli, dove ha parlato con i sindaci di tutto il territorio campano delle conseguenze del blocco dei fondi sviluppo e coesione.
Nei 2 miliardi sono compresi, tra l’altro, i fondi per il Sin-Bagnoli Corogolio (1,2 miliardi), per i Campi Flegrei e risorse richieste dal ministero della Cultura. “Ci hanno presentato la lista della spesa”, ha ironizzato De Luca parlando del dicastero della Cultura.
La parte più consistente di questi finanziamenti riguarda il Real Albergo dei Poveri (100 milioni), oltre ad altri 17 interventi, tra i quali, il restauro degli edifici di servizio della Reggia di Carditello (30 milioni di euro), un intervento per la Palazzina dei principi del Real Bosco di Capodimonte: Collezione Lia Rumma (20 milioni), il consolidamento e il restauro della Chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia (10).
L’accordo di coesione, quindi, riguarda ora interventi per un ammontare complessivo 4,1 miliardi, perché “ci sono 2 miliardi di euro – così il presidente della Regione rivolgendosi ai primi cittadini – rapinati a voi, sindaci della Campania, con un anno di tempo perso. Con il governo Berlusconi avremmo deciso in 24 ore“.
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