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Cultura: a Ravello la mostra “Concerti Wagneriani nel giardino di Klingsor”

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Domani 12 luglio alle ore 19, presso il Ravello Art Center, in piazzetta Gradillo 1, a Ravello, si terrà la cerimonia di apertura della mostra dedicata ai programmi di sala dei festival musicali di Ravello, dai “Concerti Wagneriani nel giardino di Klingsor”, organizzati nel 1953, fino all’edizione dello scorso anno del Ravello Festival.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Ravello, con il sostegno della Fondazione Ravello e la collaborazione dell’associazione Ravello Nostra, sarà aperta dai saluti del sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, del presidente della Fondazione Ravello, Alessio Vlad e del presidente di Ravello Nostra, Paolo Imperato ed impreziosita da momenti musicali a cura di Domenico Mottola. Modera l’incontro, il giornalista Emiliano Amato.
“La mostra è stata ideata ed allestita, con cura e passione, dall’architetto Francesco Fortunato, con materiale proveniente dalla propria collezione – spiega il sindaco Vuilleumier – Un vero e proprio tesoro, che comprende anche una nutrita galleria di fotografie di personaggi famosi del mondo della cultura, dello spettacolo e delle istituzioni, ritratti in occasione dei loro passaggi o soggiorni nella nostra città”.
Il percorso espositivo è diviso in due sezioni. Una introduttiva, che presenta il manifesto originale ed il programma del 1953 dei concerti dell’Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli, per celebrare il 70mo anniversario della morte di Richard Wagner. Fu Paolo Caruso a proporre un’audace soluzione di ricollocamento del palcoscenico: una balconata a picco sul mare.
Nella prima serata, del 18 giugno 1953, l’orchestra fu diretta da Hermann Scherchen, nella seconda, del 21 giugno, il programma fu incentrato sulle musiche più note del compositore tedesco, questa volta sotto la direzione di William Steinberg.
La sezione successiva della mostra prosegue dal 1975, periodo che fu affidato alla direzione artistica del maestro Roman Vlad, al 2003, anno di costituzione della Fondazione Ravello. L’esposizione continua arrivando fino ai giorni nostri, con il Ravello Festival, caratterizzato da un’ampia crescita pluridisciplinare.
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