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Caso Coscioni, Tommasetti: “L’Istituzione va difesa, lasci il suo posto a Unisa”

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Dopo la sentenza della Corte di Cassazione, il dottor Coscioni deve lasciare la sua cattedra a contratto all’Università di Salerno”. Lo ribadisce Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, il primo a sollevare il problema dell’insegnamento affidato al primario della Torre Cardiologica del Ruggi, attualmente sospeso per una misura cautelare legata a un presunto episodio di malasanità che lo ha coinvolto.

I giudici della Suprema Corte hanno confermato l’impianto accusatorio della Procura di Salerno – osserva Tommasetti – Ricordiamo che il dottor Enrico Coscioni è stato recentemente sospeso anche dalla presidenza dell’Agenas, come da noi puntualmente richiesto. Rimane però un aspetto estremamente controverso in questa storia: recentemente lo stesso Coscioni aveva ricevuto l’incarico di professore a contratto presso la mia Università di Salerno.

Pur restando garantista sull’esito di una vicenda giudiziaria che è solo all’inizio, ho da subito sostenuto che fosse necessario un passo indietro per tutelare l’immagine dell’ateneo. Invece finora tutto tace, come documenta la testata Le Cronache, come se nulla fosse successo”.

Il consigliere regionale aggiunge: “Per ironia della sorte, l’insegnamento assegnato a Coscioni è lo stesso ricoperto in passato dal professor Severino Iesu, che con il suo addio diede inizio all’esodo dalla Cardiochirurgia d’urgenza del Ruggi. Che la sua cattedra sia ora occupata da Coscioni, nonostante il verdetto dei giudici, è un po’ il segno dei tempi”.

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