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Punture di spillo (di Enzo Todaro)

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Diceva bene il Principe Antonio De Curtis “Signori si nasce… ed io lo naqui”. Non tutti possono vantare questo titolo. Specie quando hai di fronte uno zotico arricchito che presume, con la sua disponibilità economica, di offendere il prossimo con frasi da troglodita ignaro del fatto che il denaro ti fa ricco ma non signore.
Il nostro Sparafucile rimarrà per sempre segnato dalla cafoneria e dalla presunzione di essere il “primus inter pares”.

Fortunatamente nel nostro paese vivono ed operano uomini liberi e con la schiena dritta. Nei loro confronti lasciano il tempo che trovano insulti gratuiti nei confronti di persone che vivono in assoluta libertà di pensiero e di azione la loro non prezzolata attività professionale. Salerno non è terra di conquista! Lo testimonia la storia millenaria e non per caso fu sede del primo governo dell’Italia liberata.

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Il prestigioso “Premio Charlot” rischia la cancellazione dai grandi eventi salernitani. Non per mancanza di idee e di argomenti, di presenza di grande rilievo culturale ma per carenza dei soliti, annuali, contributi. Ritorna il vecchio ma sempre attuale adagio: “conti se conosci qualcuno”
Nella realtà che ci circonda vale l’anacronistico detto politico: “con me o contro di me”
Comunque il Premio Charlot vivrà anche in forma ridotta ed il merito va a Claudio Tortora ed au suoi collaboratori a vario titolo.

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Il settore economico e finanziario della Guardia di Finanza si dovrebbe attivare per verificare se in alcune attività culturali si fanno firmare due contratti: quello ufficiale e l’altro fittizio ovvero in nero.

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Si è arrivati nelle vasta provincia e nel capoluogo ad un considerevole numero di Festival del Cinema, tanto ci sono i contributi pubblici a sostenerli
Non tutti i festival che si programmano con i soldi pubblici sono da prendere in considerazione. Vanno riviste formule usurate dal tempo e dai temi. Una seconda considerazione riguarda la proprietà che non è pubblica ma privata?

di Enzo Todaro

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