Esce su tutte le piattaforme musicali digitali il nono disco di LUIGI SNICHELOTTO dal titolo “LE BACCANTI SULLA SPREA”. Genio creativo eclettico e in continuo fermento, Luigi ritorna con un nuovo lavoro discografico, tra sonorità coinvolgenti e testi impegnati.
Un indagatore della contemporaneità, esploratore della profondità dell’animo umano: musica e indagine sociologica si fondono nella sua opera, con uno sguardo critico, rivolto all’essenza dell’essere umano.
“Le Baccanti sulla Sprea” si compone di 8 brani, pensati e scritti durante un soggiorno a Stralau, località immersa nel quartiere di Friedrichshain, territorio della città di Berlino. Si tratta di una penisoletta posta fra il fiume Sprea e la baia di Rummelsburg. Questo luogo ricco di fascinazione diventa motivo di ispirazione durante i suoi soggiorni in Germania, nel silenzio e a contatto con questa rigogliosa natura.
«Un luogo magico, ispiratore, che conferisce un’apertura fuori dai limiti – spiega Luigi – La potenza della natura, della riflessione, l’introspezione. Questo album è un sogno ad occhi aperti per parlare di amore e di viaggio, della vita che ti sovrasta, nel destino di ciascuno. Contiene inoltre due riedizioni dopo 43 anni di “Scala Reale” e “Noi due” a cui sono particolarmente legato».
In questo alienarsi dalla frenesia urbana, a contatto diretto con la natura, lontano dal caos, la musica diventa catarsi per riappropriarsi della propria umanità e della relazione con l’altro. Per guardarsi negli occhi, per tornare ad emozionarsi, lontani dalla freddezza dell’universo virtuale digital, protesi al recupero dell’essenza della natura primordiale della vita, nell’eterno conflitto tra il dovere e l’urgenza di esprimere se stessi. La musica assume una funzione salvifica per vivere l’autenticità del sentire, per lasciare spazio al sogno e alla malinconia.
«Quei suoni, quelle melodie, quei fraseggi che ascoltiamo avvicinandoci alla musica quotidianamente, sono pura energia a corroborare i nostri sentimenti e positive pulsioni a sostenere la nostra quotidianità affranta da mille angosce e paure – racconta Luigi Snichelotto – Chi non frequenti o non apprezzi la musica, anche solo minimamente, nelle sue varie forme ed espressioni, sarà candidato al rischio di una forte aridità sociale a cagione della rinuncia a confrontarsi con la parte più profonda ed intima dei propri sentimenti».
Atmosfere ampie e immaginifiche caratterizzano gli otto brani, che risentono di influenze jazz e contaminazioni pop, con incursioni stilistiche funky – blues e i suoni ancestrali della parte ritmica che risentono del sound mediterraneo, fatto di incroci e world music.
Ogni brano è parte di un percorso spesso autobiografico: dentro c’è la malinconia, che rivive nel ricordo di quel treno preso da giovane, dei sacrifici e della scelta di dover abbandonare la propria terra, il proprio sud, per esprimere la propria creatività. Nell’album ci sono anche 2 riedizioni di due quarantacinque giri registrati nel ’81 a Cava de’ Tirreni con Fausto Mesolella.
All’album hanno collaborato, a vario titolo, alcuni amici storici e molti nuovi, tra i quali Adriano Guarino, Alfredo Di Martino, Pasquale De Angelis, Tony Mambelli, Lello De Luca, Diego Perris, Claudio Romano, Raffaella Carotenuto e Ciro Cascino.
Una personalità atipica nel mondo dell’arte, quella di Luigi Snichelotto, imprenditore e musicista, con l’urgenza cantautorale. Sin da piccolo amante della composizione, espressa in musica e scrittura, con un approccio cantautorale molto ritmico e ricco di arrangiamenti che spaziano nelle diverse sezioni orchestrali, sempre potentemente rese, con le tinte di fraseggi solistici molto ricercati espressi dai vari musicisti coinvolti.
Un amante dell’arte tout court: un estro che si muove attraverso linguaggi assolutamente diversi: dalla sala di registrazione dominata dalle chitarre e dalla batteria, allo studio pittorico dove il gesto creativo si imprime sulla tela. Un ritmo inconscio che pervade tutta la sua vita. Interessante notare come molte delle copertine, compreso l’ultimo artwork di “Le Baccanti sulla Sprea”, siano tratte dai suoi quadri, a sottolineare una poliedricità istintiva e naturale nel campo artistico.
Infine, Luigi ha partecipato, nel tempo, ad alcune trasmissioni su RAI UNO e RAI DUE, tante TV regionali e radiofoniche e numerosi concerti.
Si allega il brano in promozione di questo lavoro, dal titolo “QUANDO PERDI LA PARTITA” per l’ascolto.
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