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Riti voodoo e spaccio di droga: otto condanne tra Caserta e Salerno

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Otto persone sono state condannate in primo grado nell’ambito di un’inchiesta sullo spaccio di droga che collegava le province di Caserta e Salerno, e l’Agro nocerino. Le condanne, emesse dal Gup del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, variano dai 2 ai 5 anni di reclusione. Tra gli imputati, quattro sono residenti tra Cava de’ Tirreni e Castel San Giorgio, mentre tre sono africani.

L’indagine, iniziata dai carabinieri di Grazzanise nel novembre 2020, ha rivelato una rete di spaccio che coinvolgeva principalmente tossicodipendenti locali e piazzisti. Il gruppo, composto da nigeriani e ghanesi, operava principalmente a Castel Volturno, con l’eroina venduta a prezzi competitivi, come 35 euro al grammo.

Un aspetto particolare dell’inchiesta è l’uso di riti voodoo da parte dei nigeriani per proteggere i carichi di droga. Prima dell’arrivo di un carico dall’Africa orientale, i pusher praticavano riti magici per garantirne il successo.

Le indagini hanno portato a tredici arresti e numerose perquisizioni, con il sequestro di 500 euro in contanti e mezzo chilo di droga. Gli imputati di Salerno hanno un’età compresa tra i 26 e i 38 anni.

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