Autonomia differenziata, da Salerno «Le ragioni del NO alla legge “spaccaItalia”»

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Ieri pomeriggio, a Capezzano, si è svolto l’incontro “Noi del Sud”, promosso da Gianfranco Valiante, ex consigliere regionale e sindaco di Baronissi, per discutere sull’autonomia differenziata. L’evento ha visto la partecipazione di amministratori, cittadini e personalità, tra cui il professor Armando Lamberti, docente di diritto costituzionale all’Università degli Studi di Salerno.

Durante l’incontro, Valiante ha evidenziato l’importanza della riforma per i territori locali, mentre Lamberti ha sottolineato: “No all’autonomia che spacca l’Italia, sì all’autonomia che significa burocrazia zero, cioè trasferimento di poteri e normative che, senza spaccare l’Italia, modernizzano il Paese”.

Valiante ha sottolineato la pericolosità della recente riforma della giustizia, che limita l’uso delle intercettazioni telefoniche, strumento fondamentale per le indagini della magistratura. “Noi vogliamo dire No a questo, facendo incontri come questi di questa sera a Capezzano,” ha continuato Valiante, “I comitati, i partiti politici di opposizione, la Cgil, la Uil, gli ordini professionali, la Cei, i vescovi italiani, la chiesa italiana sono scesi in campo perché non ci può essere un paese unito laddove non c’è solidarietà, pari dignità e pari servizi.”
La questione centrale dell’incontro è stata la disparità di condizioni tra il Nord e il Sud del Paese. “Perché un bambino che nasce a Varese deve avere quello che un nostro figlio non può avere qui?” ha chiesto Valiante, invocando una mobilitazione collettiva per raccogliere le 500mila firme necessarie per richiedere un referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata.
Durante l’incontro, è emersa la necessità di costituire comitati locali per informare i cittadini sulle gravi conseguenze della legge e organizzare una risposta unitaria. Valiante ha elogiato il Presidente della Regione Campania, De Luca, come unico portabandiera del Sud contro l’autonomia differenziata e ha ribadito l’importanza di un’azione concertata per respingere queste politiche.
“La battaglia è di tutti, nostra, dei nostri figli, dei nostri nipoti e del sud che c’è e che verrà,” ha concluso Valiante, “Sono sicuro che daremo anche un segnale al governo Meloni che nelle elezioni europee qui al Sud non ha vinto ma ha perso.”
L’incontro si è chiuso con un forte appello all’unità e alla mobilitazione per difendere i diritti e le risorse del Mezzogiorno, puntando a un’Italia più equa e solidale.

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