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Carcere Fuorni Salerno: di 243 agenti di polizia penitenziaria necessari, ne sono presenti solo 128

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Un tragico omicidio si è verificato nel carcere di Fuorni, Salerno, dove un 30enne tunisino è stato ucciso da un connazionale di 24 anni con una lametta da barba rotta. L’aggressione, scaturita da motivi futili, è avvenuta nella sezione “detenuti comuni” del penitenziario. La vittima, che aveva problemi di deambulazione, era affidata alle cure del suo aggressore. Nonostante i soccorsi, il 30enne è deceduto nella notte presso l’ospedale “Ruggi”.

Il sovraffollamento e la carenza di personale sono al centro delle polemiche riguardanti le condizioni di vita nelle carceri campane. Secondo il garante regionale dei detenuti, Samuele Ciambriello, la situazione è allarmante: a Fuorni, i dati aggiornati al 26 giugno scorso indicano 572 detenuti rispetto ai 372 posti disponibili, con un sovraffollamento del 153,76%. Inoltre, il caldo estivo peggiora ulteriormente le già difficili condizioni alloggiative.

 

Ciambriello sottolinea che non basta custodire i detenuti, ma è necessario anche accudirli e ascoltarli. A fronte di una capienza regolamentare di 376 posti, la situazione a Fuorni è aggravata dalla mancanza di personale: al 31 dicembre 2023, sono previsti 243 agenti di polizia penitenziaria, ma ne sono presenti solo 128. Questa carenza di circa 100 agenti rende ancora più difficile gestire le tensioni e mantenere l’ordine all’interno del carcere.

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